Lo scorso 26 giugno è stato presentato il “Rapporto sul benessere equo e sostenibile” riguardante il benessere tra le regioni italiane. Uno studio a cui è possibile rispondere affidandosi al database Istat, che permette di fare un’analisi precisa tenendo in considerazione fattori quali, ad esempio, il lavoro, la cultura, il tempo libero, la salute, la sicurezza, le condizioni personali, ecc.
Per la stragrande maggior parte di questi fattori, anche oggi continua a sussistere un netto divario tra le regioni settentrionali e quelle meridionali, sempre ben ancorate alla coda del gruppo. In linea generica si riscontra che la regione in cui il benessere scarseggia maggiormente è la Campania che, per ben 5 anni su 7, resta ferma all’ultimo posto. Al contrario, chi sta meglio di tutti sembrano essere gli abitanti della Valle d’Aosta, seguiti da Trentino, Friuli, Emilia e Veneto.